La tradizione dei tre giorni della merla
“Quando fa freddo nei giorni della merla,
non chiuderti nel guscio come una perla.
Già che arriva anche San Valentino,
basta stringersi un pochettino
per disfarsi di tutto quel gran ghiaccio
non c’è niente di più caldo di un abbraccio.”
.cit
La tradizione vuole che il 29 – 30 – 31 Gennaio siano i giorni più freddi dell’anno, conosciuti anche come i “giorni della merla”. Se in questi tre giorni la tradizione viene rispettata, allora la primavera sarà bella, altrimenti, arriverà in ritardo. Ma perché si chiamano i “giorni della merla”? Il nome deriva da una leggenda, secondo la quale una merla, che un tempo aveva un piumaggio bianco candido color neve, per proteggersi dal freddo di quei giorni portò i suoi piccoli all’interno di un comignolo, da cui sarebbe uscita tre giorni dopo con un manto tutto nero, a causa della fuliggine. Da allora i merli avrebbero assunto il caratteristico piumaggio nero.
Con i tre giorni della merla, l’inverno fa il giro di boa e, superati i momenti più rigidi, la stagione entra nella sua ultima fase, quella che ci porterà verso la Primavera.
In questa foto un uccello vola sopra una collina poco fuori Macerata con sullo sfondo la sagoma della cupola della chiesa di Santa Maria delle Vergini.
Se qualcuno conosce l’autore della citazione, mi contatti, sarò felice di aggiungere il suo nome al posto del “.cit”.
In volo, nei giorni della merla
Data: 15 Gennaio 2017
Luogo: Macerata
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