Il Santuario di Macereto, per esistere e resistere dal sisma
“Da un certo punto in avanti non c’è più modo di tornare indietro. E’ quello il punto a cui bisogna arrivare.”
(Franz Kafka)
A volte la vita ti cade addosso e si dimentica di avvisare. Cambiamenti che mai avresti previsto si manifestano bruscamente lasciandoti impietrito e disarmato. In quei momenti è come se tutto il male del mondo prendesse forma e si palesasse con l’obiettivo di colpirti e di stenderti a terra. Il terremoto che ne segue squarcia l’anima, scava nel cuore, vibra nella mente lasciando ferite indelebili. C’è chi vacilla, chi cade e chi rimane in piedi. Questione di fondamenta, di solide basi e di corazze.
Il maestoso Santuario di Macereto, rimasto miracolosamente in piedi nonostante il big one di ottobre e le altre notevoli scosse ricevute, è il simbolo della forza e della caparbietà di quelle nostre comunità montane, orgogliosamente marchigiane, che resistono, non crollano ma guardano avanti. Perché una volta che il destino ti colpisce, bisogna solo badare al futuro, a testa alta e senza paura, col coraggio di chi quel terribile colpo l’ha saputo affrontare e sopratutto superare.
In questa foto il Santuario di Macereto così come appare lungo la strada che lo attraversa. L’edificio sacro è stato messo in sicurezza ma non ha riportato crolli o danni rilevanti nonostante la stretta vicinanza con gli epicentri dei terremoti.
Esistere e resistere (Santuario di Macereto)
Data: 4 Luglio 2016
Luogo: Santuario di Macereto, Visso
[maggiori_informazioni]
[social]
[galleria_post_lmnc]
[promo_ipdm_post2]
[newsletter]
[servizi]