Quei tramonti che dischiudono abissi e aprono al cambiamento
I miracoli ci sono solo nella Bibbia. Nella vita bisogna lavorare e cercare di espellere i propri demoni da soli, perché nessun’altro può farlo per te.
.cit
“I will not come back.”
Dalle 23:28 di quel 10 Ottobre 2016 qualcosa si è incrinato dentro di me e nella mia vita e niente è stato più come prima.
Come una cattedrale da smontare mattone per mattone, nei mesi seguenti l’ottimismo e la positività, ha ceduto lentamente ma inesorabilmente il passo ad un senso più concreto e profondo dell’esistenza.
Il dolore esiste e non va nascosto
Guardandomi intorno, in maniera disincantata, non ho potuto non notare quanta sofferenza e insoddisfazione esista in ognuno di noi e quanta poca, sincera, e vera felicità allieti le vite delle persone, sopratutto in quest’epoca dove puoi fare tutto senza che rimanga dentro niente. Far finta di stare bene magari abbracciando pratiche, idee, filosofie o correnti di pensiero utili a nasconderci ciò che non siamo o non abbiamo, mentirci come fanno in tanti di vivere una vita di soddisfazione ammettendo così intrinsecamente di essere insoddisfatti, sarebbe come infilare la testa sotto la sabbia per non accettare la realtà della propria condizione. Un miserevole lenitivo senza alcun senso destinato presto o tardi a sgretolarsi. Non solo il Buddha ma anche il nostro Leopardi aveva ragione da vendere e forse le Marche, così belle da aprire varchi negli abissi dell’animo umano, aiutano proprio ad arrivare a questa conclusione nel cuore delle persone sensibili.
Facciamocene una ragione
Da quando te ne sei andata via, è sceso un velo davanti ai miei occhi che mi ha reso più introspettivo e schietto. Posso sbagliarmi ma sentivo forte e chiaro che se fossi rimasta con gli stessi valori che ti avevano guidata fin qui e fino a me, sarebbe andata diversamente. E che col tempo e la pazienza e l’amore, che pure stava fiorendo, avremo espulso i nostri demoni e salvato le nostre esistenze consacrandole alla felicità. D’altra parte la vita era al nostro fianco e il destino nelle nostre mani. Ma i miracoli accadono solo nella Bibbia, e oggi che sei lontana e persino ostile, sto cercando un equilibrio in tutto ciò che di più caro mi rimane. Affronto la vita con tutta la passione che sento dentro ma con meno idealismo e più realismo, ben sapendo che fino ad oggi solo con te sono stato veramente, sinceramente e profondamente felice. Riconosco questa verità e tutto ciò che di bello e anche di brutto è accaduto tra noi. Non nego nulla, al contrario sento di esserne responsabile e accetto tutto come parte del processo di crescita personale che questa storia mi ha insegnato.
Cambio di prospettiva
Anche se non leggerai mai queste mie parole, sappi che sento di ringraziarti, per il bene che mi hai regalato e per il dolore che mi hai provocato, sì anche per quello. Senza di te non avrei mai ceduto ai sentimenti negativi, non mi sarei mai disperato, arrabbiato, non avrei mai urlato, odiato, rovesciato e scombussolato la mia vita per arrivare a questa inattesa consapevolezza che si sta affacciando al termine di questo tormento. Quei tramonti che trasformano la felicità in inquietudini, insegnano a vivere e dopo averli attraversati fanno meno paura. Oggi so che un dispiacere cocente, profondo, inatteso e persino ingiusto, vale più di mille giorni felici o di successi che non ti insegnano niente. Proprio come è necessario sopportare un dolore fisico per rafforzare muscoli e ossa, allo stesso modo è necessario sopportare un dolore emotivo per generare resilienza e un miglior senso di sé, per arrivare infine ad un cambio di prospettiva e in generale ad una vita più felice. I cambiamenti più radicali, sinceri, veraci, arrivano sempre in fondo ai momenti peggiori. Da lì, ripartire diventa più leggero e persino più divertente di prima.
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