La cometa Neowise e il Seminario Redemptoris Mater
Preferisco il giorno alla notte, la luce alle tenebre, le rondini alle stelle, i raggi del sole alle scie delle auto, ma una cometa antica come l’universo che passa a salutarci una volta ogni 6766 anni non potevo proprio perderla.
Così l’altra notte, dopo varie peripezie, finalmente l’ho notata e trovata fotograficamente perfetta e in posizione molto bassa sull’orizzonte. La cometa Neowise si muoveva in maniera così strana che, nel giro di poco, passava da un lato all’altro rispetto al fermissimo campanile del Redemptoris Mater e nel frattempo sembrava anche, seppur lentamente, scendere di luminosità. Un moto così particolare, un destro-sinistro così ubriacante, che un mio amico, assistente per una notte, ha simpaticamente rinominata la cometa “Neowine” (da wine = vino). Più di una volta ho dovuto quindi spostarmi e riposizionare il treppiede sul terreno per scattare fotografie, e alla fine il caso ha voluto che lo scatto perfetto sia stato quello in posizione perfettamente intermedia, con la cometa Neowise perfettamente sopra il campanile della chiesa.
Se seimila anni fa c’era solo la bellezza di una terra silente e selvaggia, oggi ci siamo noi con la nostra tecnologia e i nostri manufatti. Chissà cosa vedrai, cara cometa, la prossima volta che passerai da queste parti. Buon viaggio nello spazio e grazie di questa visita.