La fotografia è libertà, e la libertà non conosce né limiti né restrizioni
La fotografia è arte, è passione, è libertà, e la libertà non conosce né limiti né restrizioni, altrimenti non è libertà ma qualcos’altro, con un altro significato. Anni fa, ho scelto questa espressione artistica, questa passione, prima ancora che professione, proprio perché mi faceva e tutt’ora mi fa sentire profondamente libero. Libero di circolare, libero di osservare, libero di emozionarmi, libero di sentirmi libero, senza limiti, in questa parte di mondo che non a caso ha ispirato un’opera di eccellente grandezza poetica come L’infinito.
A quasi due anni di distanza dall’inizio della pandemia, con tutto ciò che ne è conseguito in termini di perdita delle libertà, abbiamo il dovere di riprendere in mano la bussola della nostra civiltà che si fonda sulla conquista, sull’esercizio e sulla salvaguardia delle libertà stesse, garantite da tutte le costituzioni occidentali e da tutti i trattati internazionali. Libertà messe purtroppo pesantemente in discussione così come confermato anche dalla recente, inedita e severa posizione presa da Amnesty International (sic!) rispetto a tutte le pesanti misure imposte ai cittadini italiani.
Da oggi, 14 Gennaio 2022 e per tutto il tempo necessario ho quindi deciso di sospendere tutti i miei possibili servizi fotografici “in presenza” che avrei potuto offrire da oggi in avanti, fino al pieno ripristino di tutte le libertà che ci sono state sottratte. Ergo:
Non chiedetemi di mostrare un lasciapassare per svolgere i miei scatti, grazie.
Restano attivi, invece, tutti gli altri servizi che si svolgono per via telematica ed anche la vendita dei quadri o dei miei prodotti cartacei.
Ad maiora.
Aggiornamento: Se Dio vuole l’emergenza è finita. Questo post resta solo come ricordo e testimonianza.