La chiesa di Villa Sant’Antonio di Visso
Anche nel buio più fitto c’è sempre una luce, una fiammella di speranza in fondo al cuore con la quale ripartire.
.cit
Dopo il terribile cataclisma che ha messo in ginocchio l’alto maceratese, ho pensato a lungo a come poter essere utile alla causa di questo faticosissimo post-sisma. Oltre a ricostruire fisicamente tutto, possibilmente con nuovi crismi antisismici e nel rispetto delle tradizioni e delle peculiarità di quei luoghi unici al mondo, è necessaria anche una ricostruzione morale e nondimeno psicologica. Partendo però da un assunto al quale non dobbiamo concedere deroghe: quei luoghi oggi feriti sono luoghi meravigliosi che devono rifiorire non solo esteriormente ma anche dentro di noi perché sono parte di noi e della nostra stessa identità.
Da artista, scrittore e fotografo ho pensato quindi di devolvere a quei territori parte dei guadagni derivanti dalla vendita del mio primo libro “Macerata e i paesaggi delle Marche” che ho appena pubblicato (trovate tutte le info QUI). Restituire parte di quanto ho ricevuto in tanti anni proprio nel momento di massimo bisogno, mi è sembrato un buon gesto al quale però mancava ancora qualcosa. Così ho pensato che la mia opera di “promotore del territorio” che amo, sarebbe dovuta continuare cambiando per un po’ la mission: da mostrare al mondo tutto il territorio marchigiano a mostrare al mondo sopratutto quella parte di territorio ora ferito e in grave difficoltà. Non macerie, frane, fratture, voragini, e distruzione, ma piuttosto l’inesauribile bellezza di quei luoghi quando ancora erano integri e nel pieno del loro splendore.
E’ tempo di iniziare ad immagine il futuro, e il futuro non può non ripartire dal passato, da ciò che è stato e da ciò che continuerà ad esistere, prima di tutto dentro di noi, nel nostro cuore. Non a caso “Le Marche nel cuore” è il nome e l’hashtag che ho dato a questa nuova raccolta di foto. Sono quelle stesse quattro semplici parole che mi accompagnarono la sera del 27 ottobre per descrivere lo stato d’animo di un uomo e di un’intera comunità finita letteralmente a terra. Ma vogliono essere sopratutto un augurio di speranza, perché tutto nasce e rinasce sempre dal cuore, da quella fiammella di speranza in fondo al cuore, non lo dimentichiamo.
In questa foto, scattata la mattina del 5 Luglio 2016, tutta la bellezza prima dei danni inflitti dal terremoto della chiesa dei SS. Andrea e Bartolomeo, che si incontra lungo la strada che percorre la frazione Villa Sant’Antonio di Visso, nota località di passaggio e di relax, a ridosso delle nostre amate montagne.
La chiesa di Villa Sant’Antonio di Visso
Data: 5 Luglio 2016
Luogo: Villa Sant’Antonio di Visso
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