Anche io resto a casa
Più fermi stiamo, prima ripartiamo!
( Cit. )
Mai nella nostra storia si era visto qualcosa di simile. Un’intera nazione che si ferma e si rintana in casa per evitare il diffondersi di un nemico invisibile, pericoloso e contagioso, il COVID-19.
Negli ultimi giorni medici ed operatori medici degli ospedali del nord Italia sono stati messi sotto fortissima pressione. Nel Sistema Sanitario Italiano si sta davvero combattendo una battaglia campale contro questo virus, ancora sconosciuto alla scienza.
Se contratto può portare rapidamente alla polmonite e poi a forme anche molto gravi di insufficienza respiratoria. Ci si salva dalla morte solo coi respiratori nei reparti di terapia intensiva, ove presenti.
I pochi posti letto a disposizione nei reparti di terapia intensiva e i pazienti malati in crescita esponenziale, hanno portato il governo a prendere la decisione di bloccare tutto per cercare di non aggravare la situazione.
Se la sanità del nord Italia ha retto con efficienza allo stress test, se il centro Italia è ancora si spera all’altezza del compito, al sud si rischia il disastro. Per questo il popolo italiano tutto è chiamato a collaborare.
Dal 10 Marzo scorso e per tutto il tempo necessario, chi resta a casa è un eroe che ama la vita e le salva, seppur indirettamente. Siamo un grande Paese, un grande popolo e una grande comunità e dobbiamo avere la speranza che tutti insieme vinceremo anche questa sfida.
Con la libertà ritrovata e la soddisfazione di avercela fatta, torneremo a vivere più belli e felici di prima!
Forza e Coraggio! Viva le Marche, viva l’Italia!
In questa foto un pistacoppo che vorria tanto uscì de casa, ma sà che lo coronavirusse è na brutta vestia. Ngorbu!
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